La prima consulenza dura circa un'ora e consiste in una prima fase anamnestica (anamnesi familiare, fisiologica, patologica e alimentare) ed in una seconda fase di valutazione antropometrica attraverso l'utilizzo di apparecchiature quali il plicometro e/o il bioimpedenzometro.
Parleremo della storia del tuo peso, dello stato di salute, prenderò nota degli esami del sangue più recenti e delle eventuali terapie farmacologiche o di integrazione in corso. Inoltre approfondiremo gli stati fisiologici (alvo, diuresi, ciclo mestruale, ecc.) e il tuo stile di vita generale.
Al fine di elaborare un piano alimentare personalizzato approfondiremo anche le abitudini alimentari correnti, e il tuo stile di vita (studio, lavoro, casa).
Ritengo infatti che più che una dieta "perfetta", sia importante la fattibilità e l'aderenza alla dieta, che ha maggior probabilità di successo se compatibile e rispettosa dei ritmi e delle esigenze della persona stessa.
Questo piano alimentare, lo riceverai via mail entro circa 1 settimana dalla data della consulenza.
La visita di controllo che dura circa una mezz’ora fa parte integrante del percorso (che sia di perdita o di aumento di peso o di educazione alimentare e via dicendo), perché il cambiamento delle proprie abitudini di vita non si accende con un interruttore, e può incontrare diverse difficolta o livelli di motivazione non sempre ottimali.
I controlli oltre ad essere il momento in cui ho modo di registrare le variazioni di tutti i parametri che valuto (peso circonferenze composizione corporea) sono uno strumento per voi per analizzare e imparare a gestire eventuali difficoltà nella gestione della dieta.
Paradossalmente ha più senso che saltiate un controllo quando tutto procede per il verso giusto e vi sentite motivati, che quando invece avete dubbi o state arrancando. È proprio lì che il nostro colloquio è fondamentale per voltare pagina e per discutere insieme eventuali alternative e ripianificare obbiettivi o modalità dietetiche di intervento.
E ricordate sempre che il cambiamento nasce solo dai momenti di crisi.
Eccola. Lei. Sua maestà la Bilancia.
Temuta o odiata da tanti, “droga” per alcuni.
C’è chi si pesa ogni morte di papa, chi solo da me, e chi più e più volte al giorno.
Dove sta il giusto?
Come ogni cosa sta nell’equilibrio.
Pesarsi a casa può essere un rischio, si ottengono spesso pesi diversi che non fanno che confondere le idee e creare ansia rispetto al risultato atteso.
A volte quel numero che oscilla non è solo colpa della bilancia, ma variazioni di peso consistenti possono dipendere (in positivo o negativo), dal grado d'idratazione, dal tipo di alimenti ingeriti, dall'esercizio fisico compiuto, dal clima, dallo stress, o anche dalle fasi del ciclo mestruale.
Ecco perché durante un percorso nutrizionale ha più senso pesarsi durante i controlli, ovvero quando si ha modo di confrontarsi con il nutrizionista del caso, analizzando il cambiamento (o non cambiamento) di peso.
Tanto, a prescindere dal peso, saranno i nostri vestiti ad avvisarci di quello che stiamo combinando!
Invece incontro spesso persone che si sentono in ostaggio di questo strumento (o delle calorie assunte giornalmente magari), ci salgono la mattina a digiuno, poi dopo colazione, magari prima e dopo ogni pasto, e guardano con preoccupazione e ansia quell’ago che oscilla o il numero che varia, ma tanto ormai lo sappiamo che non leggiamo mai la stessa cosa no?
E allora la mia “missione” negli anni sta diventando anche questa, aiutare le persone ad avere riferimenti diversi, a valutare lo stato di benessere, a guardarsi un po’ più allo specchio o ancora meglio a guardarsi dentro, e ad ascoltare i vestiti, quelli si che ci raccontano di come stanno andando davvero le cose.
Noi non siamo di certo quel numero insomma.
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